Gli inquinanti organici persistenti, o POP (acronimo inglese di Persistent Organic Pollutants) sono sostanze chimiche molto resistenti alla decomposizione (alcune rimangono presenti nel terreno fino a vent'anni prima di dimezzarsi) e che possiedono alcune proprietà tossiche.

Per le loro caratteristiche di persistenza e tossicità sono particolarmente nocive per la salute umana (si configurano alcuni come veleni, altri come agenti cancerogeni) e per l'ambiente (anche mortali per la fauna). A causa della loro elevata lipoaffinità, si è riscontrato il loro accumulo negli organismi e ne sono stati rilevati residui in pesci, animali selvatici, nei tessuti, nel latte e nel sangue umani, oltre che in campioni alimentari. Sono presenti nell'atmosfera, nell'aria e nell'acqua e la loro propagazione è dovuta anche alle specie migratrici. Il pericolo consiste nella crescente concentrazione negli ecosistemi terrestri e acquatici.

I dodici POP prioritari sono:

  1. Aldrin
  2. Clordano
  3. Diclorodifeniltricloroetano (DDT)
  4. Dieldrin
  5. Endrin
  6. Eptacloro
  7. Mirex
  8. Toxafene
  9. Policlorobifenili (PCB)
  10. Esaclorobenzene
  11. Policloro-dibenzo-p-diossine (PCDD)
  12. Policloro-dibenzo-furani (PCFD)

Note

Voci correlate

  • Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti
  • Distillazione globale
  • Idrocarburi policiclici aromatici
  • Policlorobifenili
  • Policloro-dibenzo-p-diossine (PCDD)
  • Bioaccumulo

Collegamenti esterni

  • Documenti sugli Inquinanti Organici Persistenti in formato PDF., su territorioscuola.com. URL consultato il 14 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).

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